Gli inglesi in ansia. Lei non c'era alla messa di Natale a Sandringham, nel Norfolk, mancando per la prima volta in quasi trent'anni. Anche se Buckingham Palace ha chiarito che l'assenza della regina Elisabetta era dovuta a ragioni precauzionali, per permetterle di superare il brutto raffreddore che da giorni la limita nella sua attività, i sudditi manifestano una certa preoccupazione, sottolineata anche dai giornali del Regno Unito. Per il Daily Telegraph, non vederla come di consueto da «matriarca» della famiglia reale fa una certa impressione.
Secondo il comunicato di Palazzo, però, si tratta solo dello scrupolo dei medici che vogliono evitare alla sovrana 90enne sforzi inutili. Del resto, pur essendo rinomata per la sua forte scorza, deve pur sempre fare i conti con l'età avanzata. La settimana scorsa era stata rinviata di un giorno la sua partenza da Londra per la tenuta reale di Sandringham dove festeggia come di consueto il Natale col resto dei familiari. Mentre il principe Filippo, anch'egli colpito dal forte raffreddore, ieri ha preso parte alla funzione, la sovrana si è dovuta trattenere ancora tra le mura della sua residenza. Ha partecipato però al pranzo di Natale e difficilmente ci saranno altri aggiornamenti sulla sua salute sino a quando non si riprenderà del tutto. Elisabetta, tra l'altro, è molto restia a rivelare i dettagli della sua vita privata. Non l'aiuta di certo a rilassarsi una nuova polemica sulla Brexit. A scatenarla una dei giornalisti più quotati della Bbc, Laura Kuenssberg, che durante un'intervista radiofonica ha rivelato che una fonte le disse prima del referendum che la sovrana aveva fatto commenti favorevoli all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione ma la commentatrice, non riuscendo a verificare quell'affermazione, non l'ha resa pubblica. Non si era fatto invece tutti questi scrupoli il Sun, che lo scorso marzo ha tirato per la giacca Elisabetta 'schierandolà di fatto fra gli euroscettici con tanto di titolo in prima pagina e per questo Palazzo aveva avanzato un'insolita protesta formale contro il tabloid rivolgendosi all'organismo di controllo della stampa. Questa volta però viene preferito il totale silenzio.
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